venerdì 31 ottobre 2008

Gustavo Rene'


Il programma prevedeva qualche giorno nella capitale Bogota', si dovevo fare le valigie e partire pero' in Leticia incontrai un personaggio, Gustavo Rene' colombiano con la passione per la filosofia e un amore per l'amazzonia.
Inizio' con il farmi mangiare il "gusano", poi un giro in moto per le "tres fronteras", una caipiriñha in Tabatinga, ma si' andiamo nella selva con un prezzo "baratto" insomma dovevo solo vedere Leticia e sono finito con il vivere Leticia.
Nel suo giardino mi sono sentito come a casa e divertito nel cucinare la peggior carbonara che potessi ricordare, in compenso ieri sera il pesce cucinato da due messicani era notevole e squisito.
Non mi resta che ringraziarlo con la promessa di ritornare a trovarlo.
P.S. Alle 3.00 p.m. parte il volo per il rientro, arrivo a Pisa alle 11.45 p.m. di Sabato che qualcuno venga a prendermi....

Rilassamento tra Leticia e Tabatinga

Rilassandami dopo le fatiche della selva me ne vado girando tra la frontiera del Brasile e della Colombia, come gia' detto poche le differenze tra le due paesi, per la spesa non e' un problema, i negozi ritirano sia pesos che real con un cambio alla pari cioe' 1000 pesos = 1 real.
Sicuramente leggi diverse, una all'occhio, il casco sul motorino, non serve in Brasile obbligatorio in Colombia. E allora................, proprio sul confine, al posto del controllo polizia e delle varie burocrazie, ci sono file di banchetti che noleggiano caschi.

giovedì 30 ottobre 2008

La facevo piu' semplice


Quando il viaggio da orrizontale diventa verticale e allora o si scende o si va' dritti alla meta.
Camminato per ore sotto la pioggia e in mezzo al fango, con gli stivali ai piedi, dove il punto piu' asciutto che avevo era la lingua, dormito con la tenda in mezzo al verde dove ogni rumore era un suono e ogni suono un rumore.
Ringrazio Gustavo che mi ha portato fin lassu' o laggiu' boh!!! ho perso un po' l'orientamento
Esperienza unica da consigliare .............ma non da rifare (almeno per il momento)

Missione compiuta



Il viaggio da Pucallpa a Leticia era la scusa, l'obbiettivo era entrare nella selva e passare qualche giorno nel bel mezzo della foresta a respirare un po' di aria buona, provare emozioni diverse, dopo aver chiesto a Pucallpa, Iquitos e nelle varie agenzie di Leticia ho trovato una guida un po' ruspante, studiato un po' il percorso e con un cacciatore e un portatore/trice siamo partiti Lunedi' mattina alle 8,00 e rientrati oggi alle 19,00.
Stanco ma soddisfatto

Scusate il ritardo


Diversi i motivi della mia assenza per qualche giorno.

Tra questi

Punto primo Domenica elezioni in Colombia non del presidente, non del Consiglio ma una specie di referendum, risultato tutto bloccato, con bar in parte chiusi e in parte che non servono alcolici, comunicazione telefonica e internet OFF. Meno male che vicino c'e' il BRASILE e dunque salto di frontiera senza problemi.

Punto secondo verso sera ci si e' messo il brutto tempo e il temporale a portar via l'energia elettrica, sembrava proprio di essere all'eta' della pietra.

Il terzo motivo nel prossimo post.

Dunque scusate il ritardo

sabato 25 ottobre 2008

La comida di Leticia


Ed eccomi a Leticia nel trapezio amazzonico della Colombia, una tranquilla cittadina senza troppo rumore, molto diversa dal vicino Peru', piu' ordinata, curata, localini "in" (siamo sempre in amazzonia) molto il verde curato nei giardini pubblici. Una strada la divide da Tabatinga in Brasile il problema non ci sono punti informazione, il turista o viandante che passa si deve arrangiare come puo' e allora ieri sera mentre passeggiavo chiedevo a destra e manca informazioni e tra una cerveza e l'altra ho conosciuto Gustavo, simpatico personaggio pronto a darmi tutte le informazioni che mi servono per visitare Leticia e la selva intorno.
Questa mattina, con un ragazzo tedesco, come stabilito mi presento a casa sua, mi offre un caffe' e mi chiede se voglio favorire la colazione, dicono che se uno rifiuta si possono offendere e allora accetto, e voila' mi trovo un piatto di vermi cotti al vapore in una foglia di banano, chiudo gli occhi e butto giu'.
P.S. : Se non li toglie dalla tavola li finisco

venerdì 24 ottobre 2008

Da Iquitos a Leticia



Continua il viaggio sul Rio delle Amazzoni, lascio Iquitos alle ore 7,30 pm. di mercoledi per arrivare a destinazione in Leticia oggi venerdi alle ore 9,30 am.
Tranquillo il percorso sulla chiatta LUCHO molto piu' piccola della precedente e purtroppo molto piu' mal messa, l'unica cosa in positivo la cucina con ottimi e abbondanti pasti.
Durante il percorso, nella giornata di giovedi', la chiatta ha fatto sosta a Pevas per scaricare del materiale da costruzione e ho avuto occasione di visitare la casa del pittore FRANCISCO GRIPPA noto artista a livello internazionale, la signora gentilmente mi ha fatto entrare nella casa-galleria con una vista stupenda sul Rio delle Amazzoni e su Pevas.
Difficoltoso il trasbordo dalla costa peruana alla costa colombiana, la chiatta mi fa' scendere a Santa Rosa dove sotto una pioggia diluviana devo cercare l'ufficio immigrazione per timbrare il passaporto in uscita, dopodiche' salgo su un piccolo peque-peque, attraverso il grande Rio con non pochi sballottamenti e acqua che entra da ogni parte.
Sbarcato mi faccio portare all'aeroporto per le formalita' di frontiera.
Ora mentre sta' ancora piovendo vado a conoscere Leticia

mercoledì 22 ottobre 2008

IQUITOS






Questo per i non credenti.


Iquitos e' la piu' grande citta' al mondo non raggiungibile su strada, collegata solo da trasporti aerei o fluviali.


Situata nel bel mezzo della selva amazzonica al margine del Rio delle Amazzoni, fu fondata intorno al 1700 e si e' sviluppata con il boom della gomma, ora l'economia e' basata su petrolio, legname e turismo.
Punto di riferimento per chi come il sottoscritto intende inoltrarsi nelle foresta. Pochi i monumenti caratteristici, la casa di ferro, la cattedrale, il convento di Sant' Agostino. Caratteristico Belen, quartiere formato da case galleggianti dove sui banchi del mercato si puo' trovare di tutto dal chiodo a purtroppo la tartaruga oppure il kaimano.



Spero di aver tolto ogni dubbio a chi mi pensava a Copacabana.


Anzi domani vado al porto e se trovo la lancia mi imbarco per le TRES FRONTERAS e cioe' Santa Rosa (Peru') Tabatinga (Brasile) e Leticia (Colombia) ci risentiamo quando arrivo circa tre giorni.

PILPINTUWASI BUTTERFLY FARM


Continuando con il peque-peque noleggiato e seguendo il consiglio di Gigipeis, mi faccio portare al pueblo di Padre Cocha, attraverso il paese e arrivo in una specie di fattoria, il Pilpintuwasi Butterfly Farm .
Apparentemente un centro per la conservazione e la riproduzione di farfalle amazzoniche, ci sono circa 63 specie di farfalle compresa la stupenda Morpho azzurra (foto) e la belissima farfalla gufo. Tra l'altro scopro che le farfalle vivono dalle 48 ore ai 14 giorni.
A contorno di tutto cio' scimmie di varie specie, un tapiro, un formichiere, un giaguaro, un bradipo e altro ancora.

Il popolo BORAS

Noleggio un peque-peque, Antoñio mi fa' da timoniere e mi accompagna in un tour intorno a Iquitos, partiamo dal piccolo porto di Bellavista sul Rio Nanay e ci dirigiamo verso il Rio Momon dopo circa 20 minuti di risalita attracchiamo e ci incamminiamo in mezzo al verde, pochi minuti e incontriamo il popolo dei Boras, gente vestita solo in vita con piume e corde alla testa.
Il capo mi fa' accomodare e mi spiega un po' della loro storia, di come vivono, di cosa si vestono, mi fa' entrare nella grande capanna che chiamano MALOCA dove si svolgono tutte le attivita' , dal lavoro al divertimento.
Mi chiede se voglio assistere a qualche danza caratteristica del suo popolo, titubante accetto, finite le danze mi fa' vedere il loro artigianato, collane, bracciali, borse, cerbottane ecc.ecc. , qualche foto di rito e quando sono pronto per ripartire il "cassiere" del popolo Boras mi chiede 20 soles per l'accoglienza.
Dal buon Antoñio vengo a sapere che i Boras vivono dei soli contributi dei turisti e che dividono il ricavato in parti uguali con tutte le famiglie.
Mah ... speriamo ben

martedì 21 ottobre 2008

Santa Clara



Giornata all'insegna del relax, preso un combi e mi sono diretto a Santa Clara, qualche km a Sud di Iquitos, salito su un barchino destinazione spiaggia bianca e deserta, di cui ora non ricordo il nome, sul Rio Nanay


Bagno di sole ma senza mettere i piedi in acqua (color marrone) finche' un temporale ha decretato il rientro alla base


Un po' di riposo ci voleva
P.S. Domani faro' qualche foto di Iquitos almeno tolgo tutti i dubbi

domenica 19 ottobre 2008

Pucallpa - Iquitos


Sono arrivato, con barba lunga, un po' sciupato ma soddisfatto.
Mi sono imbarcato a Pucallpa Mercoledi 15 ottobre alle ore 11,40 sono sbarcato a Iquitos oggi 19 ottobre alle ore 11,05 per un totale di 96 ore di viaggio. Ho disceso con la chiatta "Henry 5" prima le rosse acque del Rio Ucayali e poi fuso con il Rio Marañon, il Rio delle Amazzoni, il corso d'acqua che come una cicatrice taglia la verde foresta, la piu' grande al mondo.
Ho dormito sull'amaca, fatto la fila per mangiare, la coda per andare in bagno e per lavarmi. Non sono mancati gli inconvenienti.
Ho conosciuto personeche non rivedro' mai piu' ma rimarranno sicuramente nella mia mente, Passato i Pueblo tra cui Tierra Blanca, Regno Unido, San Carlos oltre alle citta' piu' grandi come Contamana, Orellana e Requena. Ho visto paesaggi e scene di vita che sono incapace di descrivere.
Ora mi godo in po' IQUITOS

mercoledì 15 ottobre 2008

Laguna Yarinacocha


A soli 3,5 soles da Pucallpa sono gia' fuori dal mondo, oddio Pucallpa non e' Milano, arrivo con un mototaxi sulle rive della laguna di Yarinacocha, un ansa del Rio Ucayali rimasta isolata e collegata al Rio solo nella stagione delle piogge.
Passeggiata lungo la riva, dribblando le numerose guide che ti propongono le varie escursioni, per inoltrarmi verso un sentiero dove si incontrano isolate "abitazioni" arrivo ad una spiaggetta deserta io tre capanne e la laguna.
Incredibili i suoni che arrivano dal verde.
Mi manca solo una cosa........
una bella BIRRA.
P.S.
Questa mattina vado ad imbarcarmi per Iquitos dunque ci sentiamo tra 3/4 giorni

Il Rio Ucayali



E' grande... cazzo se e' grande

Siamo nelle stagione secca e non e' ancora il Rio delle Amazzoni.

Sembra un lago la vista come da Varenna fortunatamente senza lariani.

Nuvole di gente sulla riva chi carica banane, chi scarica maiali, chi pesca., chi sistema la barca sembra un formicaio.

Mi spingo sulla riva per chiedere info per il passaggio verso Iquitos. 4 giorni di viaggio e quasi tutti i giorni parte una barca ma solo quando e' completamente carica.
chi prima arriva prende i posti migliori

Vado a buscar un amaca

DaTingo A Pucallpa

Lasciata Tingo mi dirigo con un taxi verso Pucallpa. Inutile dire che la guida non e' delle piu' simpatiche, a velocita' sostenuta passiamo camion senza rispettare ne limiti ne divieti.
La strada inizia a salire e lo sterrato prende il posto dell'asfalto. Visioni spettacolari, tra il verde delle montagne le nuovole si rincorronocome in un documentario, soate obbligate dove il fiume ha portato via la strada, si coglie l'occasione per sgranchirsi le gambe e fare due chiacchere con gli altri. Tra una cascata e l'altra si arriva a Aguantya la strada spiana ed e' piu' lineare ma a tratti sempre sterrata.
Arrivo a Pucallpa in serata non vedo il fiume perche' e' notte.
La sorpresa domani...........

martedì 14 ottobre 2008

Cueva de Las Chuevas

A pochi km dal centro di Tingo, risalendo il Rio Monzon, dove le coltivazioni di coca prendono il posto della foresta, a circa 25 minuti di mototaxi si trova il parco nazionale de "La Bella Dormiente" ettari e ettari di verde dove poter ammirare spettacoli naturali, si entra appena passato il ponte in una specie di giardino dove risalendo una scala con c.a. 150 scalini si arriva alla grotta DE LASCHUEVAS, vista esternamente sembra una bocca aperta pronta ad inghiottir di tutto, arrivati alla soglia il rumore dei guaciari si fa' sempre piu' forte entro per qualche metro e appaiono stalattiti e stalagmiti ad ogni dove.
Qualche foto e dopo aver calpestato un po' di "guamo" me ne torno a mirar il sole

Gran Premio Dell' Amazzonia

Gran giornata di festa alle porte dell'Amazzonia.
per festeggiare l'anniversario dei 70 anni di fondazione della citta' oltre alla gia' citata Miss Tingo, gran autorita' come il governatore, parata militare, fiera con bancarelle varie, tutti vestiti a festa, sfilate in costume con tanto di coltivatori di coca in protesta.
Gran gara di side car da far invidia alla bella Misano oppure al Mugello, pista ricavata nel percorso cittadino con il fiato del pubblico a ridosso dei piloti.

Manche ad eliminazione con uscite di pista da ricovero il vincitore e' portato in festa come il santo patrono e premiato dalla Miss.

P.S. Il casco e' optional

domenica 12 ottobre 2008

TINGO MARIA

Partito ieri sera da Lima alle 19,30 dopo lunga e penosa strada con tanto di curve per arrivare sulle Ande dove c'era perfino la neve. Autista da arresti sembrava d'essere sul go-kart si saltava come le cavallette.
Incontro tra Huanuco e Tingo con la sicureza stradale che alle 4.30 ci sveglia e con il fucile a tracolla ci dice che per evitare aggressioni da parte dei teroristi sono li loro, gran discorso per passare ogni trasportato e chiedere soldi.
Non ci sono i terroristi ce' il governo a mangiar qualcosa.
Arrivato alle 7,30 a Tingo alle porte della Selva Amazzonica, trovato un localino con vista sulla piazza principale, movimento in paese stasera gran festa, sono arrivato io e fanno Miss Tingo.
Sono stanco ma prima di dormire faro' un salto in prima fila si sa' mai che abbiam bisogno di un intenditore-esperto.

CE PRO F


Come gia' detto velocemente ieri, sono andato a trovare Daniela e Maruja responsabili Ceprof Centro Promozione Familiare un associazione che si occupa di recuperare i bambini in stato di abbandono con problemi in familia, abusi e violenze.

Consegnate le poche medicine che sono riuscito a recuperare mi hanno fatto visitare oltre al centro con biblioteca (dove studiano c.a. 180 bambini) il quartiere di Tablada de Lurin, forse uno dei piu' poveri di Lima. Pranzato con loro e dopo visita alle rovine di PACHAMACAC (non ricordo come si scrive) dove il Dio Inca veniva da Cuzco per tro....rsi le vergini.
Bellissima giornata
Alle 18.00 son partito per andare a prendere il mio bus.

sabato 11 ottobre 2008

LIMA

Arrivato or ora a LIMA dove c'era ad attendermi Nolberto con il suo taxi per portarmi al CEPROF (da dove sto difgitando) piccoli problemi di percorso, tipo carta credito che non funziona e sul giornale in prima pagina ci sta scritto MATANZA de SOLDADOS nella Selva ora mi informo meglio, Nel pomeriggio parto per Tingo MAria con prevvisione di arrivo alle 6 di domani mattina.

Un saluto a tutti

giovedì 9 ottobre 2008

PRONTI - PARTENZA - VIA


Ultimi ritocchi a quello che deve essere il mio Viaggio in Amazzonia, prima di partire mi sembra giusto e doveroso ringraziare chi fin ora mi ha dato una mano nel prodigare spiegazioni, nel compatirmi e nello stare a sentire cose che molte volte erano anche fuori luogo.

Dunque grazie a Gigi, Andrea, Federica, Selvatiko e tutti quelli che mi son scordato, per tutte le informazioni che fin ora mi hanno dato, sia logistiche sia tecniche e anche di conforto. Un grazie sopratutto a Katiuscia, la persona con la quale divido il letto in cui dormo e ha accettato il mio pellegrinare.

Si parte e si, dopo lunga attesa è arrivato il momento di chiudere lo zaino e partire, la maratona inizierà domani mattina alle 10,30 con il volo che partirà da Firenze per arrivare a Madrid di lì si cambia e solo alle 23,30 si decolla per arrivare a Lima alle 5,50 (ora locale) del giorno dopo.
Lo sò che la domanda vien spontanea..." ma perchè parti alle 10,30 e aspetti così tanto a Madrid, non potevi partire più tardi" sicuramente si ma i voli arrivano quasi tutti alle 17,30/18,00 solo i low cost arrivano intorno alle 21,00 e allora per non incazzarmi con qualche cambio orario e arrivar per aspettar in aeroporto ho deciso di trovare il tempo per farmi un giro nella capitale spagnola.
Arrivato a Lima sono ad attendermi (spero) Maruja e Daniela responsabili del CE.PRO.F piccola sosta per conoscere il progetto e consegnar loro alcune cose, fino a sera per poi ripartire verso la Selva Amazzonica, dicono 10/12 ore di bus e dovrei arrivare a Tingo Maria di lì...... di lì...... Boh.
Facciamo come il bradipo un passo alla volta e viva la felicità

Ci si sente al prossimo internet-point

lunedì 6 ottobre 2008

Strumenti tecnologici


Inizio a contare i giorni, ne mancan proprio pochi, solo tre, sempre più vicina è la partenza, sabato scorso gran riunione a Varenna in quel del Lago di Como, arrivato con solo un'ora e mezza di ritardo all'appuntamento (spero mi perdonerà) che vedeva Eddie protagonista, passata un'ottima serata in compagnia di amici, in una splendida cornice, tra qualche bicchiere di vino e un buon menù, scambi di idee e di pareri, due cazzate che non guastan mai e tante risate.

Recuperato, grazie a Mauro (ora già in Nepal), l'infernale strumento tecnologico chiamato pannello solare che mi servirà per alimentare nel bel mezzo della foresta amazzonica la macchina fotografica e la video-camera, giornata odierna passata a cercar attacchi e cavi vari con le dovute modifiche ancora da apportare per collegare il tutto, da un primo test sembra tutto ok ma i problemi verran sicuramente fuori.

Ricordo che per comunicare con il sottoscritto, sempre se e quando ce ne sarà la possibilità, il mio indirizzo INTO THE WILD è zingaro.71@live.it

A presto